giovedì 11 giugno 2009
TASSA sul Nucleare
Cento milioni di euro. Questa la cifra che sarà prelevata dal 1 gennaio 2009, grazie ad una tassa sulla bolletta elettrica.
Per garantirsi la sicurezza di non essere contaminata dai 28.000 metri cubi di scorie radioattive ereditate dalla stagione nucleare degli anni ’60.
L’idea è di un deputato del PDL, tale Zanetta, e del suo emendamento al Ddl 1195, il Disegno legge che ripaprirà la stagione nucleare italiana. Disegno legge che attende solo il terzo ed ultimo passaggio parlamentare per diventare legge di stato.
Scippo dei soldi compreso. L’emendamento, che non centra niente con quel progetto, serve a creare surrettiziamente una tassa occulta deviando un finanziamento che dal 2000 ad oggi ha visto arrivare nelle casse della società deputata a smantellare il nostro sistema nucleare, la Sogin, ben 1.092,2 milioni di euro. Tanti soldi che in un momento di crisi fanno gola e che da gennaio 2009 - questo dice l’emendamento Zanetta - saranno usati per rimpinguare il bilancio dello Stato. Un’ottima pubblicità per un governo che da sempre dice di non voler mettere le mani nelle tasche degli italiani.
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