Il nuovo cinema in 3D non è quello con quei ridicoli occhiali di cartone di tanti anni fa, che distorcevano l’immagine e provocavano la nausea negli spettatori, perché era realizzato con due proiettori sincronizzati. Oggi se ne usa solo uno. La chiave del progresso si sintetizza in una sola parola: “tecnologia digitale”. Questa ha modificato gli effetti speciali e ha dato al 3D il senso della vista, o meglio della tattilità. D’ora in poi, per fare un parallelo con il sonoro, il cinema in 2D sarà come il vinile per la musica prima dell’avvento dei CD. La tecnologia 3D è una nuova frontiera che si potrà vivere solo in sala.
Intanto mi preparo per vedere "San Valentino di sangue 3D"
Muniti di appositi occhialoni, vedrete schizzi di sangue frammisti a materia cerebrale e cuori strappati negli omicidi dell’uomo nero,
il picconatore in tuta, elmetto e autorespiratore che lo rendono irriconoscibile, è come se l’uomo nero che brandisce il piccone ti sfiorasse: «Lo spettatore partecipa all’orrore.
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