Nell’ultimo secolo abbiamo creato quello che possiamo chiamare il giorno di 24 ore. La vita sulla Terra si è evoluta nel corso dei milioni di anni con l’alternarsi della luce e del buio.
L’introduzione della luce artificiale nell’ambiente notturno ha portato ad evidenziare serie conseguenze negative sulla salute umana e sull’ambiente.
L’impatto dell’inquinamento luminoso sul cielo è stato approfonditamente studiato nel primo atlante mondiale della brillanza artificiale del cielo notturno, pubblicato dalla Royal Astronomical Society.
Nell’atlante si mostra come il 60% della popolazione mondiale viva sotto cieli considerati inquinati.
Gli effetti dell’inquinamento luminoso sulla salute dell’uomo sono dovuti principalmente all’alterazione dei ritmi circadiani.
L’esposizione alla luce di notte, anche a bassi livelli (fino a 1,5 lux), ha effetti sull’andamento dei ritmi circadiani.
Queste alterazioni possono provocare effetti di varia natura come disturbi del sonno e della veglia e disordini metabolici.
Uno dei più importanti ormoni che regolano i ritmi circadiani è la melatonina e l’esposizione alla luce ne sopprime o ne diminuisce la produzione.
Il picco di efficacia nel sopprimere la produzione di melatonina si ha nel blu, attorno a 460 nm.
Un fotorecettore presente nel nostro occhio, ma che non svolge una funzione visiva è stato recentemente scoperto e pare responsabile della sensibilità del nostro corpo alla luce blu.
E’ stato anche trovato che bloccando la luce di lunghezza d’onda minore di 530 nm la produzione di melatonina notturna continua normalmente.
La melatonina è un oncostatico e di conseguenza abbassare il suo livello nel sangue può far accelerare la crescita di alcuni tipi di cancro.
L’ormone della melatonina sembra anche avere influenze su disturbi coronarici.
A queste azioni dirette dovute alla diminuzione della melatonina nel sangue si possono aggiungere anche altre conseguenze dovute a disordini del sonno o alla sua privazione come diabete, obesità ed altri.
Come può la luce artificiale, essendo così debole rispetto a quella solare, avere effetti così grandi sulla fisiologia dell’uomo e degli animali?
Il problema è che la luce artificiale è si molto più debole di quella solare, ma è anche centinaia di migliaia di volte più intensa di quella che normalmente si avrebbe di notte, in un ambiente pre-lampadina.
Per la maggior parte del tempo notturno l’illuminamento dovuto alle sorgenti naturali di luce è di circa un decimillesimo di lux.
Solo nelle notti centrate attorno alla Luna piena si possono avere illuminamenti fino a circa 0,3 lux.
Non stupisce affatto quindi che siano state dimostrate molte conseguenze della luce artificiale sull’ambiente notturno e sugli ecosistemi.
Viviamolo senza inquinarlo e ricorda
Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa ...