mercoledì 19 agosto 2009
domenica 16 agosto 2009
MaXimus
Il mio nome è Maximus Decimus Meridius, comandante dell’esercito del nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie assassinata, e avrò la mia vendetta in questa vita o nell’altra
sabato 15 agosto 2009
mercoledì 12 agosto 2009
Guantanamo
Io sono un uomo sincero
Li dove crescono le palme
E prima di morire voglio
Gettare i miei versi dell'anima.
Il mio verso è di un verde chiaro
E di un carminio acceso
Il mio verso è di un cervo ferito
Che ha trovato riparo nel monte
Io sono un uomo sincero di questa terra delle palme
Prima di morire voglio dividere questi versi della mia anima
Coltivo una rosa in giugno e gennaio
per l'amico sincero che mi da la sua mano
E per il crudele che strapperebbe questo
cuore con il quale vivo.
Io non coltivo cardi ne ortiche
Io coltivo una rosa bianca.
E per il crudele che mi strappa
il cuore con cui vivo
Non coltivo ne cardo ne ortiche
coltivo la rosa bianca
Coi poveri della terra voglio dividere la mia fortuna
Il ruscello della montagna
Mi compiace più del mare.
martedì 11 agosto 2009
lunedì 10 agosto 2009
domenica 9 agosto 2009
South Stream
Nei giorni scorsi, con la sigla dell'accordo con la Turchia, il gasdotto italo-russo South Stream ha fatto un deciso passo avanti. Il progetto, lanciato nell'ambito dell'accordo Eni-Gazprom del 2006, prevede di portare gas russo verso l'Italia e verso i paesi dell'Europa centrale senza passare per l'Ucraina, che tanti scontri e incidenti ha avuto in passato con la Russia, ma attraversando il Mar Nero.
Questa risposta italiana è diversa da quella dell'Unione Europea, e assolutamente non integrata con il resto del continente.
Infatti, l'UE appena un mese fa ha firmato un analogo accordo, sempre ad Ankara, per il gasdotto Nabucco, un progetto con il quale Bruxelles intende portare in Europa metano estratto nei paesi del Mar Caspio con l'obiettivo di liberarsi dal monopolio di Gazprom e di Mosca.
Ma si sa che l'Italia, per quanto riguarda i favori da fare a Putin, è in controtendenza rispetto all'UE.
Entrando nel dettaglio, il metanodotto South Stream prevede un percorso sottomarino di 900 chilometri, che raggiungerà profondità fino a duemila metri sotto il livello del mare, dalla costa russa di Beregovaya, sul Mar Nero, fino alle coste bulgare. Per proseguire, è allo studio la realizzazione di due tronconi: uno verso Nord diretto in Europa centrale attraverso Romania, Ungheria e Slovacchia, e quello verso Sud che arriverà in Italia attraverso la stessa Bulgaria e l'Albania.
Gli accordi tra Italia e Russia in questo settore sono già stretti: l'Eni ha firmato accordi con Gazprom nel campo della ricerca e dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi in Siberia.
In cambio, Gazprom vuoi vendere il metano in Europa, ed è questo che spaventa Bruxelles, che pertanto sta sponsorizzando Nabucco. Con la firma dell'accordo di Ankara, tra Berlusconi, Scaroni, Erdogan, Miller e Putin, è proprio quest'ultimo che segna un punto a suo favore, mentre l'Europa rimane ancora una volta disunita in campo energetico, e privata di una strategia continentale unitaria.
Parallelamente, e nello stesso giorno, Erdogan e Putin hanno firmato un accordo di cooperazione che autorizza Mosca a intraprendere lo studio di fattibilità per la costruzione del tratto turco di South-Stream.
Ma non si tratta solo di questo: tra Mosca ed Ankara c'è piena unità di intenti, tanto che hanno firmato un secondo protocollo di cooperazione che riguarda un altro progetto a cui partecipa l'Eni.
Si tratta dell'oleodotto, Samsun-Ceyhan, che collegherà le coste turche sul Mar Nero a quelle mediterranee, lungo un tracciato di 500 chilometri, con una capacità prevista di 1,5 milioni di barili al giorno.
Fino ad oggi il governo turco non aveva fatto decollare l'oleodotto che punta a evitare il traffico navale nello stretto dei Dardanelli, proprio per l'assenza di assicurazioni sulle forniture, che ora Mosca ha dichiarato di voler dare.
Russia e Turchia hanno firmato anche un protocollo di cooperazione nel settore dell'energia atomica per la costruzione della prima centrale atomica turca.
Il progetto prevede quattro reattori, ciascuno da 1,2 gigawatt e sorgerà a 200 chilometri da Antalya, sul Mar Mediterraneo.
L'Italia non ha firmato nuovi contratti, ma Berlusconi ha parlato, con "orgoglio", di "un grande successo della nostra diplomazia".
Secondo il premier "si tratta di un grande successo della nostra azione e della nostra diplomazia commerciale che ha portato la Turchia ad accettare che un importante gasdotto, che farà capo al 50 per cento all'Eni e al 50 alla Gazprom, passi sul fondo del Mar Nero".
Nei giorni 6 e 7 agosto scorsi, tutti i quotidiani italiani riportavano, dando anche molto spazio, queste dichiarazioni di Berlusconi.
Negli stessi giorni è stato molto difficile trovare sui giornali turchi e russi una foto o una dichiarazione del premier italiano.
Certamente perché non si tratta per niente di "un grande successo della nostra diplomazia" e le dichiarazioni del capo del governo italiano sono state solo l'ennesimo spot elettorale diretto verso l'interno.
Se si guarda in realtà quanto avvenuto ad Ankara, Berlusconi ha potuto giocare solo un ruolo da comprimario.
Infatti South Stream, pur essendo un affare economicamente colossale, è stato solo una parte di quella che sembra una nuova partnership strategica che il premier islamico della Turchia, Tayyip Erdogan, ha stretto con Vladimir Putin.
Quindi, è un successo russo-turco.
L'Italia è solo il mercato finale cui vendere il metano, cioè in definitiva è il cliente. Secondo il network televisivo turco Ntv, la visita russa ha portato alla firma di 15 accordi, di alcuni dei quali non si conoscono i termini.
Quindi in realtà il vertice di Ankara è un'altra cosa: è una svolta nei non sempre idilliaci rapporti tra Turchia e Russia, una svolta in cui al centro c'é l'energia e la situazione geopolitica del Caucaso e anche di Cipro, un'altra cosa che non farà molto piacere all'UE e che rischia di segnare un distacco di Ankara da quell'Europa nella quale vorrebbe entrare.
E in tutto questo, l'Italia di Berlusconi c'entra ben poco.
"La sorpresa è cresciuta", spiega la fonte, "quando è stato chiaro che Berlusconi rivendicava la firma degli accordi come un successo personale".
Il resto del comunicato turco consegnato alla Reuters è solo l'ennesima figuraccia della diplomazia italica nelle mani del grande venditore di fuffa pubblicitaria che la governa: "Questo è il genere di cose che potrebbe costituire un problema sul piano diplomatico.
Ma dal momento che si tratta di Berlusconi, ha fatto solo sorridere i due leader". Il sito di Palazzo Chigi dice che la partecipazione della Turchia al progetto South Stream è "un successo personale del presidente del Consiglio".
La fonte del governo turco sostiene che Berlusconi non ha giocato un ruolo nella stipula dell'accordo.
Tutta una serie di successi per Russia e Turchia, quindi.
Ad essere sconfitta è l'Unione Europea, che non riesce a liberare il suo territorio dalla pressione economica di Gazprom nel campo energetico.
Il gasdotto Nabucco è un elemento chiave di questa strategia complessiva, ma ha l'appoggio dalla UE in generale, non da tutti i singoli Paesi europei.
La firma dell'accordo per Nabucco è stata resa possibile dal cambiamento di posizione politica da parte della Bulgaria: Sofia era infatti in precedenza impegnata per South Stream, ma dopo le elezioni del 5 luglio scorso, il nuovo governo ha cancellato i precedenti impegni e si è invece unito al Nabucco.
Sembrava quindi che la strada fosse spianata, visto che Nabucco è in aperta concorrenza con South Stream e lo ha privato del punto di arrivo sulla terraferma.
A questo punto, compare la sorpresa geopolitica: South Stream può passare per le acque territoriali turche, e salvaguardare gli affari di Gazprom in Europa occidentale.
L'Italia è d'accordo. Ancora una volta, contro Bruxelles.
venerdì 7 agosto 2009
giovedì 6 agosto 2009
GIOCHI - 8 Regine
Metti sulla scacchiera 8 regine, senza possibilità di offesa.
mercoledì 5 agosto 2009
Guzzanti racconta
Paolo Guzzanti, parlamentare del centrodestra eletto con il Pdl e poi passato al Pli, prima in un post e poi in risposta a un commento sul suo blog apre un nuovo capitolo sugli scandali sessuali di Berlusconi.
Oltre a specificare di essere «tra quelli che pensano e anzi sanno che davvero tutto è politico, che la vita privata di una persona pubblica è pubblica e che si risponde di tutto», Guzzanti scrive di aver lasciato Berlusconi anche «per il suo atteggiamento puttaniero di disprezzo per le donne, tutte le donne, essendo un gran porco e una persona che ha corrotto la femminilità italiana schiudendo carriere impensabili a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia importante darla alla persona giusta al momento giusto, sollecitate in questo anche dalle madri, quando necessario.
Quest'uomo ai miei occhi corrompe la gioventù e mina le basi della società minando il rispetto nei confronti della donna».
Continua l'onorevole: «Ciò è avvenuto (l'abbandono del Pdl da parte di Guzzanti, ndr) in concomitanza delle voci, che io ho potuto verificare come purtroppo attendibili (non prove, ovviamente, altrimenti le avrei presentate io), secondo cui un famoso direttore ha mostrato e fatto leggere a un numero imprecisato di persone (deputati e deputate di Forza Italia per lo più) i verbali che tutti i direttori di giornale hanno, ma che avrebbero deciso di non usare su sollecitazione del Presidente Napolitano.
Si tratta di trascrizioni da intercettazioni avvenute nell'ambito dell'inchiesta di Napoli e poi fatte distruggere da Roma, in cui persone che ora ricoprono cariche altissime si raccontano fra di loro cose terribili che la decenza e la carità di patria mi proibiscono di scrivere, anche se purtroppo sono sulla bocca di coloro che hanno letto i verbali.
Io ne conosco almeno tre.
Dunque io non ho molti dubbi su quanto è accaduto ed accade».
Poco oltre, in risposta a un lettore che gli chiedeva ulteriori chiarimenti, Guzzanti va oltre: «Io dico, e lo confermo, che le cose che mi sono state raccontate da più fonti (e io sono uno dei mille e più di mille raggiunto dai dettagliati resoconti di chi ha letto) sono assolutamente disgustose: rapporti anali non graditi, ore e ore di tormenti in attesa di una erezione che non fa capolino, discussioni sul prossimo set, consigli fra donne su come abbreviare i tormenti di una permanenza orizzontale pagata come pedaggio.
I dettagli sono centinaia e non sono io che li nascondo, perché io sono soltanto uno cui alcuni lettori dei verbali (persone serissime, uomini e donne, tutti della stessa area di centro destra) hanno raccontato ciò che hanno letto, ovviamente con una massiccia concordanza dei dettagli stessi.
Il giorno in cui un magistrato, lette queste mie parole, volesse interrogarmi per sapere da chi ho avuto queste relazioni e chi fosse il giornalista che ha fornito il materiale in lettura, farei il mio dovere e farei i nomi».
martedì 4 agosto 2009
lunedì 3 agosto 2009
SPOTIFY Musica Gratis
Avrete sentito parlare tutti di Last.fm credo, e molti di voi lo avranno utilizzato fino a poco tempo fa (prima che diventasse a pagamento).
Spotify si basa sull’idea di Last.fm ma in modo assolumente migliore, con un database di artisti e brani immenso, con i brani completi (e non i soliti 30 secondi di anteprima!) e con un player leggero, comodo, veloce e semplice da usare.
Spotify è un software per ascoltare gratuitamente musica in streaming. Purtroppo attualmente Spotify è gratuito solo in UK, ma noi abbiamo trovato un modo per utilizzare Spotify anche in Italia, senza pagare.
Come avere un account gratuito per Spotify in Italia…
Seguite questi semplici passaggi per registrare un account Spotify gratuito:
1. Utilizzate questo proxy
http://www.daveproxy.co.uk/
per aggirare il blocco sugli Ip Italiani, chiudete tutte le fastidiose finestre pubblicitarie che si aprono all’interno del sito (trovate close in alto ad ogni spot) e scorrete la pagina in basso, fino arrivare al form per inserire l’url.
2. A questo punto, inserite l’indirizzo https://www.spotify.com/en/get-started/ nel form e cliccate su go (chiudete eventuali finestre pubblicitarie).
3. Compilate tutto il form con i campi richiesti, in Postal Code inserite BL64LT e confermate la registrazione.
4. Scaricate ed installate il programma e all’avvio inserite il vostro Username e Password.
Ogni tanto Spotify potrebbe chiedervi di effettuare il login per verificare il vostro Ip, in questo caso basta collegarvi utilizzando il proxy del punto uno.
*Se Spotify dovesse bloccare l'accesso proxy allora usate Ivacy Monitor ( un VPN su UK con 100 Mega Free) sia per registrarvi sia per convalidare il login.
Poi chiudetelo e avviate normalmente per non sprecare i 100 MB.
Buon ascolto!
domenica 2 agosto 2009
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